Il destino del Cts sembra essere segnato. Con la fine dello stato di emergenza questa struttura sarà sciolta.
ROMA – Il Cts presto potrebbe essere sciolto. A confermare l’ipotesi della fine di questa struttura è stato Fabio Ciciliano ai microfoni del Corriere della Sera. “Si tratta di un comitato nato in emergenza e per la pandemia – ha detto uno dei membri riportato dall’Adnkronos – questo significa che con la fine di questo periodo è destinato a non esistere più“.
Ultime settimane, quindi, per il Cts. Il giorno segnato in rosso sul calendario è quello del 31 marzo, data della fine dello stato di emergenza. Dal 1° aprile, quindi, il Comitato tecnico-scientifico potrebbe essere definitivamente sciolto.
Cosa cambia
Con la fine del Cts in Italia potrebbero cambiare diverse cose. Molto probabilmente ci sarà l’addio definitivo al bollettino quotidiano mentre potrebbe restare il consueto report settimanale (questa volta fatto dall’Iss) soprattutto in caso di conferma di zona rossa.
Per il resto gli italiani dovrebbero tornare ad una certa normalità. Si tratta sicuramente di un cambio di passo importante dopo due anni molto difficili per la pandemia. Naturalmente il Cts è pronto a riformarsi in caso di un peggioramento del quadro in Italia.
Italia verso la fine dello stato di emergenza
L’Italia si avvicina alla fine dello stato di emergenza. Il premier Draghi aveva pensato di toglierlo già a fine dicembre, poi il peggioramento della situazione pandemica ha portato il presidente del Consiglio a prorogarlo fino al 31 marzo per consentire al Paese di affrontare nel migliore dei modi la fase invernale.
Ora il quadro è ancora una volta cambiato e per questo motivo ci aspettiamo la fine dello stato di emergenza ed un ritorno alla normalità dopo due anni molto complicati e sicuramente c’è tanta voglia di ritrovare la vita che si faceva nel 2019.